martedì 25 settembre 2012

RECENSIONE: Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh

Buongiornooo!
E' da qualche giorno che latito, ma sono tornata per recensire l'ultimo libro di cui vi ho parlato, ovvero "Il linguaggio segreto dei fiori". Ma prima pensiamo alle cose pratiche!
Avrete notato che è cambiata grafica. Si lo so, cambia ogni due per tre, ma dovete sapere che io sono una ragazza piuttosto indecisa e che quindi cambierà ancora molto presto, probabilmente! xD
Per ora mi piace, a voi piace? Fatemelo sapere u.u
Passiamo alla recensione, anche se questa volta non ho, sinceramente, molto da dire.
Titolo: Il Linguaggio Segreto Dei Fiori
Autore: Vanessa Diffenbaugh
Casa Editrice: Garzanti
Anno Pubblicazione: 2011
Prezzo: 18,60 €
Pagine: 359 ca., cartonato con sovraccoperta
ISBN: 9788811686613


Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili. 
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RECENSIONE

Questa recensione, a differenza di altre passate, credo sarà piuttosto breve. Il libro non mi è dispiaciuto, ma non mi ha nemmeno fatto saltare dalla gioia di averlo tra le mani. 
Sinceramente il titolo e la trama mi avevano inizialmente incuriosito molto. Dopo parecchio tempo ho colto l'occasione e me lo sono fatto prestare da una amica che lo aveva acquistato.

La storia è quella di Victoria, bambina abbandonata dalla madre che, durante il corso del libro, ci racconta i suoi passaggi da un affidatario all'altro, ci parla del suo carattere particolare e, infine, del modo in cui scopre il linguaggio dei fiori. 
Il libro ha delle buone credenziali, insomma. Promette di raccontare una storia tenera e, in certi casi, spinosa, quale è l'affidamento e il criterio delle adozioni. 
I capitoli si alternano, uno al passato, uno al presente. 
Nel presente c'è una Victoria che compie diciotto anni e viene, letteralmente, cacciata dall'ultima comunità e viene portata in una casa, insieme ad altre ragazze 'orfane', dove ha la possibilità di abitare per un mese, per cercare lavoro e quindi il modo per pagarsi un affitto. 
Naturalmente Victoria manda tutto a rotoli e dopo un mese si ritrova a dormire in un parco, coltivando fiori e nulla più. 
L'incontro fortunato con una fioraia le cambierà la vita. 
Nel passato abbiamo una piccola Victoria, di nove anni, e dal giorno dell'ennesimo affidamento si dipana la storia di come la sua vita cambi prima in meglio e poi in modo disastroso. 
E' difficile parlarvi di ciò che succede, perchè, almeno da questo punto di vista, gli avvenimenti sono piuttosto 'inaspettati' e ci si ritrova un po' in un vortice di notizie.
Ma Victoria l'ho odiata dall'inizio alla fine, soprattutto da metà del libro in poi. Una protagonista scialba e priva di attrattive, non mi era sinceramente mai capitata. Sembra che viva sperando che un camion la metta sotto, costantemente affranta e in lite con il mondo. 
Degna di nota l'idea di utilizzare il linguaggio dei fiori, risalente all'epoca vittoriana, come metodo di 'comunicazione' della protagonista. Aiuta a rendere il tutto più interessante! 
Non credo di poter dire altro senza inserire spoiler belli e buoni, quindi mi ritiro nelle mie stanze e vi lascio con un bel 2.5 'stelline'. Niente di che, giusto da leggere quando non si sa cosa fare LOL

6 commenti:

  1. Assolutamente d'accordo con tutto ciò che hai scritto!
    Mi sono piaciute molto solo le parti in cui l'argomento era legato al linguaggio dei fiori. ^^

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    1. Le parti in cui parla 'attraverso' il linguaggio dei fiori sono stupende *O*

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  2. Risposte
    1. Ma guarda non è proprio da buttare! magari sono stata un po' dura io!
      LOL

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  3. a me invece è piaciuto, inizialmente l'alternanza dei capitoli mi sembrava che rendesse il tutto più pesante ma quando la storia ha preso corpo mi sono ritrovata inghiottita dalle emozioni della protagonista e ho trovato originale il fatto che comunicasse con il linguaggio dei fiori (cosa che io neanche sapevo che esistesse)... non è un libro da 5 stelle ma almeno 3.5 le merita :)
    io l'ho appena recensito nel mio blog http://palledinevedico.blogspot.it/2014/10/il-linguaggio-segreto-dei-fiori-io.html se non è scortese ho messo il link...

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