martedì 22 ottobre 2013

CHI BEN COMINCIA: Finché non sei arrivato tu di Kristan Higgins

Buonasera pipol :D 
il titolo di questa rubrica non è adatto al post, perché non comincio proprio bene! Sono in ritardo di un giorno sulla tabella di marcia e, inoltre, avrei delle recensioni da scrivere e pubblicare, ma proprio non ho tempo. Il fatto è che, davvero, sono più impegnata del previsto, ho cominciato a lavorare e le mie giornate si sono ridotte all'osso. Inoltre, quando sono a casa e ho un po' di tempo libero -ovvero la sera, a quest'ora- ho un gran mal di testa e non ho proprio la forza di impegnarmi in una lettura difficile. Riuscite a capirmi? 
Perciò oggi, siccome avevo comunque voglia di leggere qualcosa, ho deciso di dare una seconda chance a questo libro. Della Higgins avevo già letto Un regalo per Miss Grey (QUI la mia recensione) e ricordo che mi era piaciuto abbastanza, mi aveva fatto passare delle ore in maniera spensierata. Quando mi è arrivato questo secondo libro ho letto l'autrice e mi è spuntato il sorriso ma, ahimè, quando ho iniziato a leggere le prime righe non ne sono rimasta affascinata, proprio per niente. L'avevo quindi riposto sullo scaffale della libreria in attesa di tempi migliori. I tempi sono quindi giunti!! Oggi, tornata a casa, l'ho preso in mano e mi sono detta 'diamogli un'occasione, superiamo lo scoglio del primo capitolo che non mi piace'. 
Si sa che, solitamente, i primi capitoli sono un po' più lenti rispetto al resto del libro, perché presentano e introducono i vari personaggi. Sono al quinto capitolo ora, e FOORSE si sta iniziando a ragionare :) 
Ma passiamo all'incipit, smetto di annoiarvi, promesso :D

Finché non sei arrivato tu... - Kristan Higgins

Ogni donna sogna di imbattersi nell'uomo che le ha spezzato il cuore. In questa fantasia, lei indossa un abito favoloso, ha i capelli lucidi e perfetti, e sta camminando per strada al braccio di un marito stratosferico (tipo, tanto per intenderci, George Clooney in Ocean's 11). Clooney l'ha appena portata nel ristorante più in della città, oppure stanno uscendo da una gioielleria perché lui ha insistito per regalarle un altro pegno del suo amore. E a un tratto... oh cielo, quello chi è? Ma è lui, il primo uomo di cui si è innamorata, quello che non ha soltanto spezzato il suo giovane cuore, lo ha sbriciolato! Non è più bello come un tempo. Oh no, gli anni non sono stati generosi con lui. E' incanutito (meglio  ancora, stempiato), in sovrappeso, un po' ingobbito. Lui la guarda e capisce all'istante che l'errore più grande della sua vita è stato quello di lasciarla. Si scambiano due chiacchiere. Clooney gli stringe la mano, lanciando all'Adorata Moglie un'occhiata perplessa (Lui? Scherzi?), poi la felice coppia sale su una scintillante auto sportiva e il vecchio rubacuori è già dimenticato. Ma lui... lui la segue con lo sguardo struggendosi, chiedendosi come ha fatto ad essere tanto cieco. 
Sarebbe stato bello. Molto meglio, ammise Posey Osterhagen, che farsi sorprendere vestita con la divisa del Guten Tag, il ristorante dei suoi genitori. 

Io trovo che la Higgins, alla fin fine, sia perfetta per una lettura leggera e senza impegno. E' una scrittrice molto fresca e simpatica! 
I vostri incipit? Su forza! :D

martedì 15 ottobre 2013

RECENSIONE: Colpa delle stelle di John Green

Buonasera pipol! 
Come state? Qui il freddo imperversa ancora e sembra non volerla proprio smettere :(

Oggi, dopo tanto tempo, faccio la recensione - ma più che recensione la chiamerei 'altarino a John Green' - di un romanzo che mi ha lasciato un segno profondo nel cuoricino. 

Colpa delle stelle - The Fault in our stars in inglese - è decisamente uno di quei libri che, quando lo finisci, inizi a maledire e a imprecare contro l'autore. Inizi però anche ad amarlo in modo incondizionato, soprattutto se l'autore è John Green, soprattutto quando, andando su internet e facendo una breve ricerca scopri che John Green è matto da legare e non può che farsi adorare, che fa video assurdi su Youtube e che tiene aggiornati i fan sulla sua pagina Facebook riguardo le riprese del film omonimo al libro di cui vi sto parlando, con foto, video di pranzi con gli attori..
Ora, io John appena ho finito il libro -e anche a metà lettura, in realtà- lo odiavo!
Mi spiegate adesso come faccio a perpetrare nella mia mente l'idea che questo non è un autore da amare?
Un uomo che, di punto in bianco, ti spunta con frasi come questa:

Sad day, man. I never really understood how sad the book is until now. Why did I make it so sad? Why have so many people read it? 
(TRADUZIONE: Giorno triste, ragazzi. Non avevo capito quanto triste fosse il libro fino ad ora. Perché l'ho fatto così triste? Perché ho così tante persone che l'hanno letto?  

lunedì 14 ottobre 2013

CHI BEN COMINCIA: Castelli di rabbia di Alessandro Baricco

Buongiorno lettori! :D 
Vi scrivo per il settimanale appuntamento con 'Chi ben comincia..', rubrica ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri <3
Io mi sto ibernando e faccio fatica anche a battere le dita sulla tastiera, qui fa veramente freddo già da una settimana buona e io ho sempre più voglia di trasferirmi a Dubai. Ho bisogno di caldo caldo caldoo! 
So che al sud fa ancora calduccio, da voi che tempo c'è? 
Il protagonista di oggi è un libricino piccino picciò, che ho trovato, nascosto tra gli altri, al mercatino dell'usato vicino casa mia. Non immaginate la mia felicità quando ho scoperto che il mercatino qui vicino, oltre a mobili e vestiti, vendeva anche libri! Saltello ancora per la gioia, soprattutto perché i libri sono per la maggiorparte in ottime condizioni e i prezzi sono veramente stracciati. Questo, ad esempio, nuovo costa 8€, mentre io, usato ma praticamente intatto, l'ho pagato 2,50€! Ditemi voi se non è un affare questo! 
Ma ciancio alle bande, vi lascio con l'incipit di Castelli di Rabbia:

Castelli di rabbia - Alessandro Baricco

- Allora, non c'è nessuno qui?... BRATH!... Ma che canchero, sono diventati tutti sordi quaggiù... BRATH!
- Non strillare, ti fa male strillare, Arold.
- Dove diavolo ti eri cacciato... è un'ora che sto qui a...
- Il tuo calesse è a pezzi, Arold, non dovresti andare in giro così... 
- Lascia perdere il calesse e prendi 'sta roba piuttosto...
- Cos'è?
- Non lo so cos'è, Brath... che ne so io... è un pacco, un pacco per la signora Rail...
- Per la signora Rail?
- E' arrivato ieri sera... Ha l'aria di venire da lontano...
- Un pacco per la signora Rail...
- Senti, vuoi prendertelo, Brath? Devo tornare a Quinnipack entro mezzogiorno...
- Okay, Arold.
- Per la signora Rail, mi raccomando...
- Per la signora Rail.
- Va be'... non fare fesserie, Brath... e fatti vedere ogni tanto in città, finirai di marcire a stare sempre quaggiù...
- Hai un calesse che fa schifo, Arold...
- Ci vediamo, okay?... Su, bello, via... Ci vediamo Brath!
- Non ci andrei tanto veloce su quel calesse, EHI, AROLD, NON CI ANDREI... Non dovrebbe andarci tanto veloce su quel calesse. Fa schifo. Un calesse che fa schifo...
- Signor Brath...
- ... capace che si sfascia solo a guardarlo...


Beh, un intro particolare, insomma! Personalmente l'ho comprato perché ho sempre voluto leggere qualcosa di Baricco, per farmi una mia idea su di lui. Mia mamma non lo sopporta, ragion per cui prima di oggi non ho mai letto nulla, mentre in rete c'è chi lo ama tantissimo. Dicono che questo sia uno dei suoi migliori romanzi. 
Staremo a vedere :D
Voi avete letto qualcosa di Baricco? Vi piace come autore? e i vostri incipit? Su dai, commentate! :D


p.s. Avete notato il cambio grafica? Questa mi piace molto, ma molto di più! Quella mi aveva stancata. Spero piaccia anche a voi :D

mercoledì 9 ottobre 2013

RECENSIONE: La risposta è nelle stelle di Nicholas Sparks

Buongiorno PIPOL. 
Ebbene si, torno dopo oltre una settimana. 
Voglio farvi un discorsetto prima di 'recensire' il libro, un po' più uno sfogo. 
Ho aperto questo blog perché volevo esprimermi come volevo, volevo parlare con qualcuno che, come me, leggesse libri e amasse farlo quanto me, ma mi sto rendendo conto che non è ciò che faccio. C'è differenza tra l'essere pigri e non aver voglia di fare una cosa, e nonostante io sia pigra -e lo sono parecchio- ogni tanto nn ho voglia di scrivere sul blog. I miei colleghi blogger diranno 'ma si, ogni tanto non si ha voglia ma lo si fa, perché si è preso un impegno'. Però io dico NO! Se non ho voglia di scrivere di qualcosa che mi appassiona in uno spazio creato da me e quindi fatto su misura per me, allora c'è un problema. 
Non mi va di scrivere perché non sto ottenendo ciò che desideravo inizialmente. E vi assicuro, non c'entra nulla con visualizzazioni o follower (anche perché di quello sono abbastanza soddisfatta :D). Ciò di cui parlo io è il contatto con le persone che 'mi leggono'. So che non pubblico spesso recensioni come i miei colleghi, poiché purtroppo sono veramente una lettrice lenta e amo gustarmi il libro che sto leggendo, ma ciò che mi ero riproposta era fare nuove conoscenze, aprirmi a conversazioni su ciò che amo -cosa che, naturalmente, con le mie amiche/amici non posso fare-, e fare amicizia, in un certo senso, con voi che mi leggete. 
Arrivo ad oltre un anno di blog e non ho ciò che desidero. Ora la domanda che mi sorge spontanea è: sono io che non sono simpaticissima' o non faccio le domande giuste o non sapete che cacchio dirmi, oppure è il pubblico che non ha voglia perché è più culopeso di me?
Ma se fosse la seconda, mi farebbe pensare come cosa. Siamo lettori, amanti delle parole, e non abbiamo voglia di leggerCI e scriverCI? 
Ve lo domando. Spero in una vostra risposta, davvero ci spero tanto. 

Nel caso io non vi stia antipatica, ecco un paio di paroline -non del tutto gentili- al nostro signor Sparks!

Il fatto che quando mia mamma -che desidera ardentemente leggere questo libro- mi ha chiesto, dopo 3 giorni di lettura "Come procede? Ti piace?", ha ricevuto come risposta da me medesima "Sono tre giorni che leggo la stessa roba, a sto punto spero davvero che qualcuno muoia in puro stile Sparks!", la dice lunga su quanto questo romanzo mi sia piaciuto. 
Ma mi spiego meglio
Il romanzo, in se -e se fosse un film anziché un romanzo di oltre 300 pagine- è bello. Ci sono alcuni colpi di scena, soprattutto negli ultimi due capitoli, e qualche lacrimuccia ve la fa anche versare. Ma non è, sicuramente e definitivamente, il miglior romanzo di Sparks. Non che ne abbia letti tanti, eh. Con questo siamo a cinque, ma dei pochi che ho letto questo è uno dei peggiori.
Da chiuso potrebbe anche sembrare dinamico, poiché sono due storie che si alternano. Da una parte c'è il vecchietto Ira, che, intrappolato in una macchina dopo un incidente stradale, ci racconta la sua vita mentre, delirando, rivede la sua amata moglie Ruth, dall'altra invece troviamo Sophie e Luke, due giovani il quale amore vediamo sbocciare velocemente. Il tutto potrebbe sembrare interessante, il parallelismo tra gli anni passati e gli anni che corrono, tra l'amore di un tempo e quello ai giorni nostri, il corteggiamento e la pudicizia del passato contro la lussuria (se lussuria si può chiamare) di adesso. Teoricamente è tutto molto bello e davvero, se fosse un film direi che, cavolo, è proprio un bel film. MA, c'è un ma grande quanto una casa, ovvero: non mi puoi rigirare la stessa solfa per 300 pagine. Il libro sembra non andare mai avanti, sembra essere sempre in una situazione di stallo. Situazione che si evolve nelle ultime 50 (esagerando) pagine di libro, in cui Nicholas sfodera le sue migliori carte.

martedì 1 ottobre 2013

CHI BEN COMINCIA: La risposta è nelle stelle di Nicholas Sparks

Buonasera lettori (sonnambuli come me se state leggendo questo post nel momento della pubblicazione), Dicono che il lunedì sia il giorno della rubrica 'Che ben comincia..' ideata dalla bellissima Alessia del blog Profumo di libri, quindi io, alla mezzanotte, vi lascio l'incipit del libro che sto leggendo questa settimana, ovvero 'La risposta è nelle stelle' di Nicholas Sparks. 
Lasciatemi anche voi i vostri incipit, mi raccomando! Le regole sono semplici: 
-trascrivere più o meno le prime dieci righe del romanzo scelto
-lasciare a fine incipit titolo e autore del romanzo, così chi legge e vuole continuare sa già cosa cercare :)

Ecco il mio:

La risposta è nelle stelle
Nicholas Sparks

1
Ira
Primi di febbraio 2011

Tipi come me, non ce ne sono più, ormai. Sono rimasto solo io. 
Mi chiamo Ira Levinson, sono un uomo del Sud degli Stati Uniti e un ebreo, due caratteristiche di cui vado ugualmente fiero. Sono anche un vecchio, nato nel 1920, l'anno in cui gli alcolici vennero messi fuorilegge e le donne ottennero il diritto al voto, e mi sono domandato spesso se la mia vita sia quello che è per questa ragione. Non ho mai bevuto e la donna che ho sposato non vedeva l'ora di raggiungere la maggiore età per votare Roosevelt. E' facile immaginare che ciò abbia in un certo senso segnato il mio destino. 
Mio padre non sarebbe stato d'accordo. Era un uomo che credeva alle regole. "Ira", mi diceva quando ero giovano e lo aiutavo nel negozio, "lascia che ti spieghi che cosa non dovresti mai fare", e poi cominciava con l'elenco. Le chiamava Regole di Vita e io sono cresciuto ascoltando le sue opinioni su tutto. In parte si trattava di principi morali, radicati negli insegnamenti del Talmud; probabilmente erano le stesse cose che la maggior parte dei genitori diceva ai figli. Non dovevo mentire, ingannare né rubare, per esempio, ma lui - un ebreo part time, come amava definirsi allora - preferiva concentrarsi sugli aspetti pratici. Non uscire senza cappello se piove. Non toccare mai un fornello, perché potrebbe essere ancora caldo. 


Vi ho copiato la prima pagina. Il caro Ira è un vecchietto molto amabile. C:
Aspetto i vostri incipit! 
Un saluto, Sonia