Buonasera pipol!
Come state? Qui il freddo imperversa ancora e sembra non volerla proprio smettere :(
Oggi, dopo tanto tempo, faccio la recensione - ma più che recensione la chiamerei 'altarino a John Green' - di un romanzo che mi ha lasciato un segno profondo nel cuoricino.

Colpa delle stelle - The Fault in our stars in inglese - è decisamente uno di quei libri che, quando lo finisci, inizi a maledire e a imprecare contro l'autore. Inizi però anche ad amarlo in modo incondizionato, soprattutto se l'autore è John Green, soprattutto quando, andando su internet e facendo una breve ricerca scopri che John Green è matto da legare e non può che farsi adorare, che fa
video assurdi su Youtube e che tiene aggiornati i fan
sulla sua pagina Facebook riguardo le riprese del film omonimo al libro di cui vi sto parlando, con foto, video di pranzi con gli attori..
Ora, io John appena ho finito il libro -e anche a metà lettura, in realtà- lo odiavo!
Mi spiegate adesso come faccio a perpetrare nella mia mente l'idea che questo non è un autore da amare?
Un uomo che, di punto in bianco, ti spunta con frasi come questa:
Sad day, man. I never really understood how sad the book is until now. Why did I make it so sad? Why have so many people read it?
(TRADUZIONE: Giorno triste, ragazzi. Non avevo capito quanto triste fosse il libro fino ad ora. Perché l'ho fatto così triste? Perché ho così tante persone che l'hanno letto?