Dovevo fare questa recensione settimane e settimane fa, ma il tmepo è mancato, e quando non è mancato è mancata la voglia di mettersi la pc a scrivere.
E' una recensione difficile, perché c'è poco da dire.
La settima onda di Daniel Glattauer.
Emmi e Leo: per chi ancora non li conosce, sono i protagonisti di un amore virtuale appassionante, che ha vissuto ogni sorta di emozione, a parte quella dell'incontro vero. Sì, perché dopo quasi due anni, Leo ha deciso di tagliare definitivamente i ponti con Emmi e partire per Boston, per ricominciare una nuova vita. Emmi non si dà però per vinta, e riesce nell'impresa di riallacciare i rapporti con Leo. Mentre lei è ancora felicemente sposata con Bernhard, per Leo in nove mesi le cose sono cambiate, eccome: in America ha conosciuto Pamela e finalmente ha iniziato la storia d'amore che ha sempre sognato. Si sa, però, l'apparenza inganna. Ritornano le schermaglie via e-mail che hanno tenuto col fiato sospeso i numerosi lettori di Le ho mai raccontato del vento del Nord, e anche stavolta promettono scintille.
Come vi dicevo, sarà una mini-recensione, perché l'amore per questo libro e per il precedente (LE HO MAI RACCONTATO DEL VENTO DEL NORD, RECENSIONE QUI) l'ho già gridato a chiunque, ovunque.
Avevo un po' paura ad iniziare La Settima onda, perché si sa che i continui di libri che sono tanto intensi hanno due possibili finali: o ti sconvolgono ancora di più o, nella maggior parte dei casi, ti deludono enormemente. Avevo amato Emmy e Leo nel primo libro e come potevo lasciarli li e non leggere il seguito, che era li a chiamarmi?
Come vi dicevo, sarà una mini-recensione, perché l'amore per questo libro e per il precedente (LE HO MAI RACCONTATO DEL VENTO DEL NORD, RECENSIONE QUI) l'ho già gridato a chiunque, ovunque.
Avevo un po' paura ad iniziare La Settima onda, perché si sa che i continui di libri che sono tanto intensi hanno due possibili finali: o ti sconvolgono ancora di più o, nella maggior parte dei casi, ti deludono enormemente. Avevo amato Emmy e Leo nel primo libro e come potevo lasciarli li e non leggere il seguito, che era li a chiamarmi?