sabato 22 giugno 2013

RECENSIONE: C.U.B.A.M.S.C. - con una bomba a mano sul cuore di Marco Cubeddu

C.U.B.A.M.S.C. - Con una bomba a mano sul cuore, di Marco Cubeddu.

Alessandro Spera, il più famoso scrittore italiano, è scomparso. Nessuno sa dove sia fuggito dopo aver fatto irruzione al matrimonio del suo grande amore Mel-In- Wonderland con il surfista australiano Toby Paramor, massacrando a colpi di mitra i futuri sposi e tutti gli invitati. Ora sono passati dieci anni e Spera rompe il silenzio con una lunga confessione che ripercorre la sua vita sregolata, dalle prime esperienze sessuali all'asilo fino ai due anni trascorsi nella Legione Straniera. All'ombra di un amore maledetto e disperato, una vita avventurosa e irregolare, una serie di colpi di scena sempre venati di profonda emozione.

Ho riportato in biblioteca questo libro giusto stamattina, con la malinconia e la tristezza che si prova nel dover lasciare un nuovo amico, con cui sei stata bene per tre giorni, intensi e pieni di emozioni.
Stamattina quindi mi sono svegliata con la consapevolezza che no, non potevo ritardare di un'altra settimana la riconsegna, e che è meglio 'via il dente via il dolore'.
Ma non è stato sempre amore tra me e questo libro. Attirata inizialmente dalla copertina, che personalmente trovo molto bella, quando sono incappata nel titolo, un acronimo (diffidate sempre dagli acronimi!!), ho tirato un urletto impaurito. Rischiare, acquistare un libro che dal titolo ti spaventa, di un autore emergente e soprattutto così costoso (16,00 €, scusate ma per me non è pochino!)?
Inizialmente il libro è stato riposizionato con cura sullo scaffale della libreria, no, non avevo intenzione di rischiare, poi però son capitata in biblioteca e il libro, con quella bella bocca e quel rosa appareiscente in copertina era li, a chiamarmi in bella mostra sullo scaffale delle novità. A quel punto niente poteva più fermarmi dal leggerlo.

Solo dopo la lettura ho guardato le (poche) interviste all'autore emergente, un giovane ragazzo di Genova e, citando le sue stesse parole, inizio la recensione dicendo che no, questo libro non vuole insegnare nulla a chi lo legge. Questo libro viene letto per il semplice piacere di leggere una storia, una storia che non ha una morale, una storia e basta.
Un romanzo crudo, dissacrante e nuovo, in Italia. Uno stile di scrittura fresco e deciso, C.U.B.A.M.S.C (caro Cubeddu, l'acronimo te lo potevi evitare, il titolo era già bellissimo da se!) racconta la storia d'amore e di morte di due persone. Punto.
Tratto distintivo della scrittura di Cubeddu è il suo lasciarti durante tutta la lettura del libro nella terra di mezzo tra realtà e finzione.
Si parla di un certo Alessandro Spera, persona che non esiste e che Cubeddu nelle note finali si premura di ricordare, ma questo personaggio fa cose talmente italiane, talmente reali e talmente quotidiane da rendertelo reale, da renderlo il tuo vicino di casa.
Ammetto di essermi chiesta per tutta la lettura se fosse o meno un libro autobiografico. Lo scrittore, infatti, ha frequentato la scuola Holden di Torino, proprio come Spera, e al suo stesso modo fa il pompiere.
Un viaggio, quindi, tra sogno e realtà, nel quale ti emozioni assieme al protagonista ed ai vari personaggi secondari, in una cronaca di vita di uno scrittore inesistente, dall'asilo fino alla tomba.
Ciò che ho apprezzato maggiormente è stata la capacità di Cubeddu di non annoiare durante lo svolgimento dei fatti, durante il passare degli anni, e di raccontare si una storia piena, ma soprattutto una storia di vita completa (e raccontare un'INTERA vita non penso sia semplice) con dovizia di particolari e con un occhio puntato sui dettagli, partendo dalle varie citazioni della cultura popolare dagli anni 80/90 ad oggi (qualche esempio: canzoni di De Gregori come titoli di capitoli 'I miei alibi e le mie ragioni', citazioni su vari cartoni animati piuttosto conosciuti in quell'epoca, ancora musica con i Pixies, o i 'The Clash'), fino ad arrivare alla rappresentazione dei vari tatuaggi di Alessandro Spera (tra cui anche la bomba a mano sul cuore) disegnati ad ogni 'blocco' di vita.

Un libro che sicuramente consiglio, nonostante l'acronimo!
Spero di poter leggere qualcosa di Marco Cubeddu molto presto, magari un libro intitolato Pornokiller!

6 commenti:

  1. Non appena finiscono gli esami, lo comincio *-*

    RispondiElimina
  2. non l'avevo mai sentito nominare e, ad essere sincera, dopo aver letto la trama non mi ha colpita ..son state le tue parole a farlo. è un libro carino e potrei farci un pensierino (la rima, toh) :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente la trama non esprime ciò che il libro in effetti da!
      E' anche vero però che dare una trama a libri del genere ogni tanto è difficile, e si fanno magari delle scelte sbagliate :(
      E' un bel libro, a dispetto della trama!

      Elimina
  3. L'ho letto anche io, tra curiosità e diffidenza. (un po' data anche dalla mole del volume, che la mondadori ha deciso di dare a questa collana un formato assurdo).
    Mi ha stupita, divertita e interessata. E poi si sente che lo scrittore, pur essendo al suo esordio, non è uno sprovveduto ma uno che ha studiato scrittura. Insomma un bel lavoro, peccato sia stato poco pubblicizzato.

    RispondiElimina

Lasciate un segno del vostro passaggio, sarò felicissima di leggerlo e rispondere :D