I dieci diritti del lettore

Buonasera (: Girovagando un po' per i vari blog dei miei colleghi ho trovato questo divertente giochino (trovato precisamente nel blog di Matteo), ideato da Elisa del blog Fiumi di Parole.

Conoscete i dieci imprescindibili diritti del lettore di Pennac? Beh, il gioco consiste nel leggere questi diritti e abbinargli un libro.

Beh, comincio:

1. Il diritto di non leggere:

Ecco, partiamo già difficili U.U Non so bene che libro abbinare a questo diritto, iù che altro perchè non vorrei emulare gli altri dicendo "Il signore degli anelli", che non ho letto e non credo leggerò mai, nonostante il genere non mi dispiaccia.

2. Il diritto di saltare le pagine:

Credo di averlo fatto pochissime volte, l'ultima volta che l'ho fatto stavo leggendo CInquanta sfumature di grigio, quindi sono giustificata (:

3. Il diritto di non finire un libro:

Credo che sia molto importante, se non si trova affinità con un libro, lasciarlo perdere, non per sempre, magari per riprenderlo più in la, con uno spirito d'animo differente, ad esempio "I passi dell'amore" di Nicholas Sparks, quando lo ha acquistato mia mamma in economica, non mi sono sentita di finirlo. Qualche anno dopo, in assenza di altri libri e per noia ho ripreso la lettura, e l'ho amato.

4. Il diritto di rileggere:

Non mi capita spesso, ma ci sono quei libri che rileggeresti mille volte e non ti basterebbe comunque. Associo "Persuasione" di Jane Austen perchè l'ho amato, e credo sia un libro sottovalutato e passato sempre in sordina.

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa:

Un harmony di mia mamma in una serata, un thriller bello come "Il ladro di sogni" di Andrew Piper.

6. Il diritto al bovarismo:

Mi accodo alla maggioranza delle persone (spero LOL) che non conoscevano il significato di questa parola prima di questo giochino, e per aiutarvi cito, direttamente dal blog di Matteo, le parole di Pennac.

[...] la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l'immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l'adrenalina che sprizza, l'identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per le lanterne dell'universo romanzesco.

Sicuramente ogni libro mi porta a vivere fuori dal mio mondo, mi porta al di fuori della mia realtà. Quindi se proprio devo citare qualcuno dico "Le guerre del Mondo Emerso" di Licia Troisi, giusto per rivangare vecchi libri sempre attuali.

7. Il diritto di leggere ovunque:

Leggo, letteralmente, ovunque. Quando posso lo faccio, anche in palestra ogni tanto, se il tapis roulant me lo consente. Devo associare qualcosa? Dico "Ragazzo da parete" di Stephen Chbosky, letto nella sala d'attesa di un ospedale.

8. Il diritto di spizzicare:

Non mi capita spesso, solo con libri già letti e con i libri di poesie. Dei libri nuovi leggo solo l'ultima riga dell'ultima pagina, ma non è spizzicare quello. LOL

Associo "La Tredicesima Storia" di Diane Setterfield, è un libro che puoi aprire a qualsiasi pagina e ti trascina nel vortice, qualsiasi cosa stia dicendo.

9. Il diritto di leggere ad alta voce:

Oddio, non lo faccio mai e odierei doverlo fare. Però mi ricordo che alle elementari, quando chiedevano di leggere, mi piaceva se venivo chiamata.

Assocerei un bel libro di poesie, perchè le poesie van sempre lette ad alta voce, "53 poesie" di Pavese. Su.

10. Il diritto di tacere:

Siamo all'ultimo diritto, il più solenne. Si può tacere per due motivi diversi, o perchè il libro ti ha lasciato senza parole dalla sua estrema bellezza, o perchè è stato un'enorme, mastodontica, schifezza!

Io credo sia sempre importante dire la propria su un libro, a prescindere che sia un pensiero comunque o che sia un *unpopular opinion*. L'importante è dire ciò che si pensa, anche quando la bellezza di un libro ci toglie il fiato e le parole iniziano a svolazzare senza senso nella nostra testa.

Spero vi vada di condividere con me i vostri pensieri su questi diritti. Nel dubbio, è stato un piacere fare questo giochino *O*

Un bacio, alla prossima :)