mercoledì 26 giugno 2013

RECENSIONE: Le ho mai raccontato del vento del nord di Daniel Glattauer

Buongiorno! 

Come prevedevo, il mio project 10 books, organizzato con dovizia dalla sottoscritta, è andato in fumo dopo neanche due giorni. 
Ero su Tumblr, ho letto una citazione e ho pensato di cercare la trama del libro da cui era tratta. L'ho così comprato e letteralmente MANGIATO in una notte. 
Ma passiamo alla recensione. 
Le ho mai raccontato del vento del nord di Daniel Glattauer.

Un'email all'indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike - psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore epistolare dell'era Internet, "Le ho mai raccontato del vento del Nord" descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro?

Ho visto questo libro un bel po' di tempo fa, in libreria. Ricordo di averlo preso in mano, di avere iniziato a leggere le prime pagine e di averlo riposato. Forse, inizialmente, non si presenta al massimo. Un romanzo epistolare in cui i due protagonisti si 'incontrano' solo nelle mail che si scambiano. 
Emmi, la protagonista femminile, intenta a mandare una mail di disdetta di un abbonamento, sbaglia e, invece di inviarla alla rivista LIKE, la invia a un certo Leo LEIKE. I due instaurano così un rapporto di amicizia, che si ferma alle cose che decidono di scriversi via mail. Citando una loro mail, creano un nuovo mondo, un mondo in cui ci sono solo Emmi e Leo, in cui non c'è il marito di Emmi, in cui non c'è Marlene, la ex di Leo, con cui ha una relazione complicata. 
Si susseguono così mail tra i due protagonisti, che si interrogano su ciò che sono, su ciò che passano, fino ad arrivare al momento in cui l'attrazione è talmente forte che in entrambi nasce la voglia di vedersi. 

Il libro, nonostante la struttura un po' ostica del romanzo epistolare, si lascia leggere, e ti pone davanti ad una domanda insistente e snervante: si può amare una persona senza averla mai vista? Ci si può innamorare delle parole di una persona? 
E' una domanda che mi ha tenuto compagnia per tutta la lettura e anche dopo aver concluso il libro. 
In questo periodo di amicizie e amori in rete, in cui i social network superano le chiamate e le uscite con gli amici, ci si domanda quanto siano vere e reali le relazioni che si instaurano in questo modo. 
Da una parte credo che le relazioni cominciate sui social network siano un male, non si sa chi ci potrebbe essere dall'altra parte, e si vive in una sorta di altro mondo. Non ci si conosce nella quotidianità, non si conoscono i rispettivi pregi/difetti e, soprattutto, non si è a stretto contatto con l'altra persona, cosa che trovo fondamentale in un rapporto, che sia esso di amicizia o d'amore. 
D'altra parte, però, si conosce anche la parte più pura e vera di una persona. La si impara a conoscere per ciò che dice, per come è dentro, e non per come è esteriormente. 
Personalmente, ho conosciuto persone online, persone che ora come ora sono tra le più importanti nella mia vita, e l'unica cosa che mi dispiace è il non poterle vedere tutti i giorni, non poterle incontrare, non poter andare a prendere un gelato insieme a loro. 
Il libro finisce in un modo piuttosto inaspettato. Fortunatamente c'è il seguito, di cui vi parlerò tra pochi giorni, che ho spazzolato con una velocità assurda! 
Voi cosa ne pensate? Avete amicizie online? Persone a cui tenete molto ma che, magari, non avete mai visto? 
Fatemi sapere!! :D

Un saluto, Sonia.

12 commenti:

  1. Libro molto carino, di cui ho apprezzato di più il seguito però :) Personalmente credo nelle amicizie online, negli anni ho conosciuto tante belle persone che purtroppo non ho mai incontrato, ma ci sono stati perfino scambi di numeri,telefonate, invio di regali e cose così. Non c'è niente di strano in un epoca in cui internet la fa da padrone :)

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    1. concordo su tutta la linea!
      A volte le persone che conosci online superano per importanza e intensità di affetto quelle che vedi 'dal vivo', ma che magari non riescono a capirti e a conoscerti al meglio!

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    1. Mik Leggilo!!
      E' davvero un libro bellino e, come dico a tutti quelli che sono indecisi, al massimo perdi 2 ore di vita lol
      Davvero, lo leggi in pochissimo tempo!!
      Però non ti assicuro che tu non abbia voglia, una volta finito, di iniziare subito il secondo! u.u

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  3. No mi dispiace, non so di cosa tu stia parlando, no. Proprio proprio no.
    Tu sei il mio male!





    Lov iu, ciccia.
    Bella recensione.
    *Scompare tra la nebbia*

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  4. Che bello trovare le tue recensioni online che si discostano un po' dai soliti ya e fantasy (niente contro quei romanzi, è che non ne posso più di sentir parlare ovunque degli stessi libri).
    Ho letto questo libro qualche anno fa, quando già era uscito il seguito e feci una sola lunga lettura. Scattò qualcosa che mi fece totalmente innamorare di Emmi e Leo che ancora adesso penso a loro con nostalgia. Ho letto pure altri romanzi dell'autore, ma li ho trovati brutti in confronto a questi. Anzi, brutti in generale, anche senza paragone. Nella storia nata per caso da uno scambio di email, Glattauer si è superato.
    fine dello sproloquio ma quando leggo di libri che amo non riesco a trattenermi :)

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    1. Cavolo, volevo leggere qualcos'altro di quest'autore, ma se mi dici così mi passa un po' la voglia :s
      Emmi e Leo mi rimarranno sempre nel cuore, assolutamente!

      Comunque concordo, anche io non ne posso più degli atessi titoli ovunque :S

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    2. Vabbé, La settima onda, anche se molti non l'hanno trovato all'altezza del primo, va letto almeno per sapere come finisce la storia tra i due... poi Per sempre tuo l'ho trovato brutto brutto brutto, mentre In città zero gradi è di quelli che li leggi e te ne dimentichi. Insomma, meglio restare con la positiva impressione che ci hanno fatto Emmi e Leo ;)

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    3. A me personalmente La settima onda è piaciuto tantissimo, tanto quanto questo.
      :D
      Penso che proverò a leggerne uno giusto per principio, a questo punto xD

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  5. l'avevo intravisto un paio di volte, ma l'incipit non mi aveva colpita, proprio com'è successo a te, cosi l'avevo rimesso a posto senza acquistarlo. mi hai fatto venir voglia di leggerlo per come ne parliii c:

    btw ho fatto un paio di amicizie online col blog, e vorrei tanto poter incontrare queste persone che, come per te, sono diventate un po' piu importanti di quanto mi sarei immaginata!

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